Riparte Fondo Futuro. Partecipa con noi!

Sta per uscire il nuovo bando di microcredito della Regione Lazio, con alcune novità. éCO può aiutarti a partecipare, scopri come.

Mancano gli ultimi passaggi formali e tra poco dovrebbe essere ufficiale: l’iniziativa più importante della Regione Lazio per la promozione delle piccole imprese e le start-up sarà rinnovata, grazie al buon esito della prima edizione. Francesca Rosati, assistente tecnico presso l’Assessorato allo Sviluppo Economico, conferma ad éCO che il nuovo Fondo Futuro disporrà della stessa quantità di risorse della precedente, 35 milioni di euro da gestire in tre anni (2017-2019).

Finanziaranno piccole imprese con prestiti fino a 25.000 euro, al tasso agevolato dell’1% annuo da restituire in 7 anni con il primo di preammortamento (ovvero il pagamento della sola quota interessi).

Se vuoi avviare o migliorare un’impresa sociale o di migranti, partecipa con noi a Fondo Futuro!

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Tra le novità, dovrebbe esserci una quota di 5 milioni di euro riservata alle imprese residenti nei 15 comuni laziali che fanno parte del cratere del terremoto per favorirne la ripresa dell’attività. Al nuovo stanziamento si aggiungerebbero, dal 2018, anche i fondi che saranno restituiti dalle imprese vincitrici della prima edizione, che dovrebbero essere altri 3-5 milioni l’anno. Si tratta infatti di un fondo rotativo, che crea una relazione positiva tra beneficiari delle prime edizioni del bando e nuovi partecipanti.

Altra novità riguarderà le tipologie di imprese che possono concorrere al fondo: oltre alle ditte individuali, le cooperative e le società di persone, saranno ammesse anche tutte le società di capitali. Naturalmente rimane il requisito di “non bancabilità” del richiedente.

Per saperne di più

Grazie alla prima edizione di Fondo Futuro, tra Giugno e Dicembre 2016 sono stati assegnati 35 milioni di euro come prestiti agevolati a circa 1.750 progetti d’impresa, su oltre 2.000 domande ricevute, con una media di 20.000 euro a progetto. Si trattava in gran parte di start-up, con un’elevata quota di imprese femminili e di giovani. Tra queste anche la nostra cooperativa éCO!

Altro risultato positivo è stata la partecipazione di imprese condotte da stranieri, il 15-20% del totale, una quota superiore alla media nazionale, grazie soprattutto all’impegno di CNA World, l’associazione di imprenditori migranti che ha contribuito alla diffusione del bando. Naturalmente è presto per poter valutare anche l’efficienza/efficacia dell’iniziativa, perché solo a fine anno si potranno avere i primi dati su eventuali default per insolvenza o chiusura dell’attività, ma al momento si può dire che tutti i fondi sono stati assegnati in tempi record.

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